Nel corso del 1° trimestre del 2012, le erogazioni di credito al consumo alle famiglie italiane hanno subito un calo dell’11% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
E’ quanto emerge dalla trentaduesima edizione dell’Osservatorio sul Credito al Dettaglio realizzato da Assofin, Crif e Prometeia, dove si spiega che a partire dalla seconda metà del 2011 il mercato dei mutui alle famiglie ha evidenziato un progressivo rallentamento. I flussi di nuove erogazioni finalizzate all’acquisto di abitazioni nel 2011 hanno evidenziato una contrazione pari al -9,1% rispetto all’anno precedente, che è aumentato fino al -47% nei primi tre mesi del 2012.
Nel periodo di rilevazione il rischio di credito è risultato stabile. Il tasso di default del mercato del credito alle famiglie, considerato nel suo complesso segue un trend di contrazione nel 2011 e si stabilizza al 2,1% a fine marzo 2012. Al contenimento della rischiosità nel comparto dei mutui ha contribuito anche l’elevata quota di mutui in essere a tasso variabile, che rappresentano circa il 70% del totale, indicizzati all’Euribor, che si e’ mantenuto su livelli molto bassi.
In questo contesto, si prevede che le consistenze di credito al consumo alle famiglie registreranno una riduzione significativa nel corso del 2012 (-2,7%), in leggera attenuazione nel 2013 (-1,4%). Solo nel 2014 con il lento riattivarsi della spesa delle famiglie le consistenze di credito al consumo dovrebbero ritornare a crescere pur se a ritmi modesti (+1,4%).
Anche per quanto riguarda il mercato dei mutui, la crescita delle consistenze è attesa in progressivo rallentamento, arrestandosi alla fine del 2012 (+0,3%). Nel biennio 2013-2014 i prestiti per acquisto di abitazioni dovrebbero riprendere un modesto trend di espansione dello stock (rispettivamente +1,3% nel 2013 e +1,5% nel 2014), in linea con una domanda ancora contenuta e una lenta ripresa del mercato immobiliare.